We can be Heroes

I dubbiosi

Ce ne sono ovunque, sono quelli che ti dicono che non ce la farai. Che non si può fare. Che non funzionerà. Che non hai abbastanza risorse. Che non ne vale la pena… Mi ricordano una vecchia canzone di Enrico Ruggeri intitolata “uomini piccoli”. Sono ovunque, non sei il solo ad averli accanto il mondo ne è pieno. Tempo fa sulla nostra pagina di Facebook abbiamo fatto una serie chiamata “meglio non ascoltarli”. Parlava degli esperti che consigliavano ad altri di lasciar perdere. Come il professore universitario che disse al fondatore di FedEx che il suo progetto era bello, ma per potersi laureare, doveva essere anche fattibile. O il produttore che disse ai Beatles di lasciar perdere, visto che le band basate sul suono della chitarra erano finite. Oppure quello che disse ai Rolling Stones di: “mollare quel labbrone che canta”. E cosa dire del genio delle risorse umane di HP, che disse a Steve Jobs e Bill Gates (contemporaneamente) al colloquio di lavoro che non sapeva cosa farsene di due non laureati di grandi speranze? 

Sono tutti bravi a dire cosa non si può fare. Una cosa è certa, sono degli esperti visto che non hanno combinato quasi nulla.

Non contenti della loro vita infelice, secondo i loro stessi standard, ti consigliano di seguire i loro passi. È la zia che ti vuole bene. Il compagno di classe che non vuole perderti. Il vicino che fa sempre le stesse cose e si anestetizza di TV… 

Tutti esperti. Tutti bravi a darti consigli.

Fosse così non sarebbe poi così grave. Basterebbe ignorarli o ascoltarli, per poi fare esattamente il contrario. Purtroppo non si fermano a quello, giudicano pure. Quando vivi la tua vita, e visto che è tua (non loro) la vivi a modo tuo, hanno da ridire. Se fallisci, sono felici perché avevano ragione. Sono felici di aver rinunciato a provarci perché hanno evitato la delusione che hai tu. Se ottieni i risultati, diranno che ti sei venduto, hai rinnegato te stesso, hai rubato/mentito/scopato… qualcosa hai fatto di sicuro. Se non una di quelle cose, “hai culo”, non come loro che devono lavorare sodo. Non sanno, non possono sapere. Anche se sapessero, non capirebbero che: 

1.   Tu preferisci essere deluso ma averci provato con tutto te stesso.

2.   Il loro giudizio non ti sfiora, non perché sei superbo, perché per giudicare bisogna sapere e loro non sanno nulla. Proprio nulla.

Quindi?

Lascia che facciano quello che vogliono fare. Se vuoi essere libero di vivere la tua vita, dovresti permettere a loro di fare lo stesso. C’è chi guarda i reality per discutere, giudicare e paragonarsi ai partecipanti, che ovviamente sono tutti peggio di loro. 

C’è chi il reality lo vive.

Si chiama “la mia vita”. In questo reality tutte le volte che veni eliminato entri in un altro format, se tutto va bene, è sempre più difficile e bello. Bello per te che lo vivi, non sempre per loro che lo guardano. Ma questo non è un problema tuo. Vivi la tua vita. Claudio     

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